Creatures 2
“Questo lavoro fa parte di un progetto che ho realizzato tra il 2013 e il 2014 e s’intitola Creatures 2.
Nasce da immagini scattate durante viaggi fatti negli anni in vari Paesi del mondo e che ritraggono persone incontrate per la strada;
alcune di queste hanno suscitato in me un’emozione cosi’ intensa da spingermi a ritrarli su tela.
Sono persone che “abitano” la strada e che spesso al nostro sguardo frettoloso rispondono con il loro, pieno di significato.
Il mendicante indiano, il vecchio guatemalteco, la bambina dell’Onduras, il piccolo dello Yunnan e altri…
Ho dipinto tutte queste persone su grandi tele come se l’arte potesse dare loro la considerazione negata dal destino.”
Susanna De Angelis Gardel
Creatures
2012 Skira Editore, Milano
“Perché gli animali?
La risposta è semplice: perché loro sono quello che io vorrei essere ed “ancora” non sono.
Anche se inconsapevoli, loro vivono il momento presente, l’Adesso.
Loro sono Presenza sensoriale, spesso amore e fedeltà incondizionati, bellezza ed eleganza sempre, anche nel momento della morte.
Loro sembra che “avvengano” come avviene un tramonto, un’alba, un temporale.
Il “net work” tra loro è fortissimo: l’azione di uno, a catena, coinvolge l’azione degli altri nell’arco di chilometri.
Ho voluto chiamarli “Creature” perché purtroppo l’uomo, a volte, dà al termine “animale” una connotazione dispregiativa.
Mi piace ritrarli nel modo più realistico possibile, senza aggiungere o sottrarre nulla alla loro perfezione, alla loro eleganza, quindi senza “interpretarli”. Ho scelto di toglierli dal loro contesto naturale ed è per questo che i miei sfondi sono quanto di più prezioso ritengo loro meritino: argento luminoso, bianco assoluto della tela non trattata, nero “effetto seta” ottenuto con pennellate lucido-opache.
Colori assoluti per Assoluta Bellezza.
Anche la qualità della tela e del telaio deve essere impeccabile per accoglierli.
Qualunque sia la Creatura, dalla più maestosa alla più “insignificante”, io mi sento in connessione con Lei.
Ricordo, durante l’ultimo viaggio in Africa, lo sciame enorme di termiti volanti che mi aveva avvolto, migrando dai loro termitai, dopo un violento nubifragio. Nello stupore che la natura si rivelasse anche in quel modo, vi era in me lo strazio fino alla nausea di non poter evitare di calpestare quelle creature che a migliaia mi ricoprivano.
Noi fatichiamo ad essere consapevoli che l’intero viaggio della nostra vita consista nel passo che stiamo facendo in questo momento; per loro ogni passo è primario e la destinazione secondaria, istintiva.”
Susanna De Angelis Gardel